Quante volte ti è capitato di sognare o voler realizzare un viaggio in Egitto e magari una crociera sul Nilo? Diciamoci la verità: tante!
L’Egitto è diventato ormai una delle mete più ambite e imperdibili dai turisti di tutto il mondo grazie al suo fascino intramontabile e all’enorme quantità di aree archeologiche presenti sul territorio.
Nella florida storia culturale dell’antico Egitto, un ruolo fondamentale è stato giocato proprio dal fiume Africano sulle quali sponde si sono sviluppati i principali centri abitativi. Risulta impossibile a questo punto realizzare un viaggio in Egitto senza essere tentati da una crociera sul Nilo e noi, come agenzia specializzata nei viaggi culturali, vogliamo descriverti brevemente questa bellissima esperienza.
Avventurarsi in una crociera sul Nilo significa prima di tutto ripercorrere le tratte degli antichi egizi, godersi il paesaggio e le città lungo le sponde, osservare tramonti e albe che trasformano il paesaggio circostante in una vera meraviglia. Attorno a te si ricrea un’atmosfera quasi fiabesca e nostalgica, data dalla grandezza dei monumenti che ti circondano e dall’immenso potere che una civiltà durata più di 2000 anni riesce ancora a trasmettere.
Il Nilo è stato navigato fin dall’antichità e ha offerto alla civiltà egizia un terreno fertile per le colture, il commercio e per lo sviluppo culturale e spirituale. Il fiume ha avuto un ruolo vitale nella storia dell’antico popolo, tanto che l’Egitto è considerato un vero e proprio “dono del Nilo“.
Il percorso più affascinante sulle acque del fiume parte da Luxor, antica capitale durante il Nuovo Regno dei Faraoni. La crociera sul Nilo dura solitamente 5 giorni e si conclude ad Assuan, passando per i monumenti più importanti della civiltà egizia come: il Tempio di Luxor, il Complesso Monumentale di Karnak, la Necropoli di Tebe, e molti altri di cui parleremo in questo articolo.
Luxor, l’antica Tebe, è tagliata a metà dal Nilo che divide così la città nella Riva Orientale e Riva Occidentale, ovvero la riva della vita e la riva della morte.
Diventata il principale centro dell’Alto Egitto, i faraoni vissuti tra il 1570 a.C. e il 1090 a.C. la eleggono come residenza e commissionano la costruzione dei templi e delle tombe che possiamo ammirare tuttora.
Sulla Riva Orientale troviamo il Tempio di Luxor: fulcro della città, eretto da Amenofi III e Ramesse II e dedicato alla triade Tebana Amon-Min, Mut e Knosu. Nel corso dei secoli il tempio subì molte modifiche come quelle volute da Tutankhamon, Ramesse II, Alessandro Magno o dagli arabi che al suo interno edificarono una moschea e un villaggio.
Oltrepassando l’ingresso, a sinistra troviamo il Viale delle Sfingi, mentre a destra il pilone di Ramesse II con tre colossali statue di Ramesse e un obelisco di granito rosa. Originariamente gli obelischi erano due, ma nel 1830, il pascià Mehmet Ali lo donò alla Francia, un destino che toccò a molti altri monumenti.
Superato il pilone, si accede al grande cortile di Ramesse II abbellito da un doppio colonnato con capitelli a fiore di lotto, dopo il quale si accede al Grande Colonnato di Amenhotep III, una lunga galleria sulle cui pareti numerosi rilievi raccontano la processione delle divinità da Karnak a Luxor e che dava inizio alla festa di Opet. È proprio la festa annuale di Opet a dare vita al tempio. Si tratta di una festa legata alle stagioni e in quest’occasione la triade Tebana veniva trasportata su barche sacre dal tempio di Karnak fino alla cappella Sud. Vale la pena soffermarsi e osservare i rilievi che testimoniano la festività, provando a immaginare l’importanza e lo spirito con il quale il popolo prendeva parte a questo rituale, la maestosità della processione dell’esercito, il suono dei tamburi suonati dai danzatori nubiani e il suono dei sistri delle sacerdotesse.
Il tempio è ben conservato grazie al fatto che è rimasto sepolto nella sabbia fino al XIX secolo e se si vuole godere di una vista mozzafiato ti consigliamo di fermarti al caffè situato all’interno delle mura da dove è ben visibile il Viale delle Sfingi.
Ancora sulla Riva Orientale del fiume troviamo il Tempio di Karnak. Dovete immaginare che nell’antichità, per agevolare il trasporto delle barche dal Tempio di Karnak a quello di Luxor durante la festività di Opet era presente un canale che le unificava, mentre oggi è ancora disponibile un viale di 3 km lungo il quale è possibile spostarsi da un sito all’altro. Colonne, recinti, piloni e obelischi occupano un’area di 100.000 m2, costruiti da circa 30 faraoni nel corso dei 2000 anni che intercorrono dal Medio Regno all’era Tolemaica.
Visitare il tempio significa avventurarsi in un viaggio nella storia dell’arte dell’antico Egitto, infatti su tutte le pareti sono presenti rilievi con iscrizioni in geroglifico e le colonne sono decorate in modo diverso l’una dall’altra. Il luogo sacro fu dedicato al dio Amon, il Re degli Dei e che spesso veniva raffigurato con elementi dell’ariete. Ormai, a questo punto, è più che chiaro che la religiosità degli antichi egizi dettava le leggi sulla vita quotidiana e regolava anche i ranghi politici. Uno dei ruoli più privilegiati era quello del Sacerdote: una figura indiscutibile il cui potere discendeva direttamente dal faraone.
Il modo ideale di concludere la visita al tempio è assistendo allo spettacolo di luci e suoni che rievocano la storia millenaria di questo luogo che sembra celare più segreti di quelli di cui siamo a conoscenza ad oggi.
Finita l’esplorazione della Riva Orientale è facile spostarsi sulla Riva Occidentale grazie ad un ponte via strada o con un simpatico traghetto locale che collega le due sponde del Nilo, dal quale si possono raggiungere altri monumenti imperdibili, dedicati alla celebrazione della morte.
Nella religione egizia, la morte era concepita come l’inizio della vita immortale nell’oltretomba e per comprendere al meglio l’importanza che veniva data a questa credenza bisogna avventurarsi nella Necropoli Tebana, situata appositamente sulla riva dove il sole tramonta.
Situata tra le colline e i wadis della riva del Nilo, la Necropoli di Tebe per gli antichi egizi era “la dimora della verità”, dove terminava il viaggio della vita e ne cominciava uno nuovo, verso l’eternità. Nella sua immensa area custodisce varie sepolture, tra cui la Valle dei Re e la Valle delle Regine.
L’ingresso alla necropoli viene custodito dai colossi di Memnone che, senza volto, fanno da guardia ad un tempio che ora non c’è più, ma che ci fanno comunque immaginare la grandezza di quello che avevano alle spalle e dove missioni archeologiche stanno ora lavorando, con successo, per portare alla luce testimonianze di questo tempio.
Di tutte le tombe presenti vale la pena sceglierne 3 o 4, per poterle assaporare con calma, nei loro dettagli, colori e racconti. Vedere tutto in un solo viaggio non è possibile.
Tra tutte vogliamo parlarti del tempio funerario di Hatsepsut, nella Valle delle Regine.
Hatshepsut fu forse la prima imperatrice della storia e governò l’Egitto per 22 anni insieme al figliastro Thutmosi III, che appena ebbe l’occasione ha sostituito il suo nome con quello della matrigna nel glorioso Tempio a 3 livelli a ridosso della montagna. Nessuna donna nella storia, almeno di cui siano rimaste testimonianze, riuscì a mantenere il potere così a lungo, interessandosi per di più alla vita politica ed economica del proprio Paese e questo tempio ne è la celebrazione. È un inno non solo al potere, ma anche alla femminilità.
A 55 chilometri da Luxor si trova Esna, una cittadina agricola famosa sopratutto per ospitare il Tempio di Khnum. Nel raggiungerla con la nave, impossibile non rimanere incantati dai paesaggi sulle sponde del Nilo, dove si intravedono le casette basse e le coltivazioni di canna da zucchero. Arrivato ad Esna noterai che ha un’aria un po’ particolare e si racconta che qui ci fossero delle danzatrici che portavano alla perdizione chiunque vi si imbatteva. Non è molto visitata per il fatto che custodisce un solo sito archeologico, ma per il quale vale la pena soffermarsi almeno una mattinata.
Il Tempio di Khnum fu iniziato da Tolomeo VI, ma poi in seguito fu modificato fino all’epoca romana e fu dedicato al dio-ariete Khnum, guardiano del Nilo, del quale troviamo una raffigurazione mentre riceve offerte dall’imperatore.
Sulla sponda occidentale del Nilo e a 100 kilometri da Luxor, troviamo la città di Edfu, fondata secondo la leggenda sul luogo dove Horus uccise il fratello Seth per vendicare il padre Osiride.
Una volta scesi dall’imbarcazione e un breve viaggio in calessi, si arriva ad uno dei tempi più intatti: il Tempio di Horus.
Pur essendo stato costruito dai Tolomei, conserva uno stile architettonico già vecchio di 2000 anni, come se fosse una copia dei templi faraonici, ma dove comunque si notano elementi di influenza greca.
Oltre al bellissimo tempio, è la città stessa ad avere un fascino millenario. Grazie alla sua posizione strategica riusci ad inimicarsi le città di Coptos e Tebe che dovettero allearsi per sconfiggerla.
Una volta conclusa l’escursione al tempio, dai un’occhiata a quello che ti offrono i mercanti locali, magari è un buon giorno per concludere un’affare.
Pian piano, lungo il Nilo, dopo una tazza di tè e tramonti suggestivi, ci stiamo avvicinando ad Assuan e a solo 40 chilometri prima troviamo un’altra cittadina agricola: Kom Ombo.
L’economia si basa sulla coltivazione di cereali, canna da zucchero e cotone e negli anni Sessanta ha accolto i nubiani che hanno lasciato la propria casa in seguito alla creazione del Lago Nasser.
Nemmeno in questa cittadina possiamo farci mancare un tempio: il Tempio di Sobek e Haroeris, rispettivamente il dio-coccodrillo e il dio-falco. Purtroppo le piene del fiume Nilo non hanno permesso una perfetta conservazione del sito.
Costruito in età Tolemaica, è composto da un’entrata, una sala ipostila e santuario doppi: a destra dedicati a Sobek e a sinistra dedicati a Haroeris. Il tempio è ricco di bassorilievi e degno di nota è quello dove sono rappresentati strumenti chirurgici in uso tutt’ora e anche donne incinte . All’uscita del tempio , in un piccolo museo recentemente realizzato si possono osservare anche alcune mummie di coccodrilli che sono state rinvenute attorno al tempio. Mummificare gli animali per motivi religiosi non era insolito nell’antico Egitto, e in questo caso, l’animale offerto doveva servire per creare un contatto diretto con la divinità.
La nostra crociera solitamente si conclude ad Assuan, cittadina ai piedi della cataratta del Nilo che ospita le dighe che hanno dato vita al Lago Nasser. Le operazioni per la creazione del lago artificiale comportarono lo spostamento di quattordici templi, tra i quali anche quelli di Abu Simbel.
I templi di Abu Simbel, dichiarati siti UNESCO, sono rimasti coperti dalla sabbia fino al 1813 ed oggi è uno dei simboli dell’Antico Egitto insieme alle piramidi. Una vera e propria opera d’arte scolpita tra il 1290 a.C e il 1224 a.C. sulla facciata di una montagna per celebrare Ra-Harakhy, Amon, Ptah e Ramesse II. Siccome gli antichi egizi non lasciano mai nulla al caso, il tempio fu costruito in tal modo che ad ogni 22 febbraio e 22 ottobre, ovvero nelle date dell’incoronazione e della nascita di Ramesse II, all’alba, il sole attraversa tutte le stanze giungendo ad illuminare tutte le statue…tranne quella di Ptah.
Una volta terminata l’avventura, non ti resta che scegliere se ammirare la grande diga, esempio di monumentale ingegneria moderna o visitare l’antico monastero dei primi eremiti copti ad Assuan.
Ovviamente la crociera può anche seguire tappe diverse, dipende sempre dai tuoi interessi e dal tempo a disposizione. Le imbarcazioni che offriamo noi come agenzia viaggi per i nostri clienti sono tra le migliori e offrono un servizio completo, valorizzato dalla presenza di una brava guida egittologa in modo da trasformare il viaggio in una vera immersione nel tempo e nella storia.
Non tutti hanno voglia di partecipare ad un viaggio organizzato, con noi puoi organizzare il tuo viaggio su base privata ed individuale e se mai dovessi avventurarti da solo in Egitto, la crociera fai da te non è la soluzione più indicata o economica, rischi sopratutto di acquistare servizi non completi e avere sorprese in corso di viaggio che vanificano il fascino di un viaggio in questa Terra.
Adesso non ti resta che pensare bene al percorso che vuoi seguire e alle date in cui vuoi partire!
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