MOSTRA DI FRIDA KAHLO A TRIESTE
Un’importante mostra a Trieste celebrerà nel 2022 le opere e la vita della pittrice Frida Kahlo (Città del Messico 1907-1954), conosciuta per i suoi autoritratti e gli originali quadri che rimandano all’arte popolare messicana e alla cultura precolombiana.
Un’importante mostra a Trieste celebrerà nel 2022 le opere e la vita della pittrice Frida Kahlo (Città del Messico 1907-1954), conosciuta per i suoi autoritratti e gli originali quadri che rimandano all’arte popolare messicana e alla cultura precolombiana. Una vita per niente facile quella di Frida, segnata dal terribile incidente dell’autobus in cui viaggiava all’età di 18 anni, il 17 settembre 1925. Un evento che ebbe ripercussioni pesantissime sul suo corpo e sulla sua salute per tutta la vita e che, costringendola all’immobilità per lunghi mesi, la spinse a iniziare a dipingere con i colori e i pennelli del padre.
I problemi fisici che la tormentarono sempre, non impedirono a Frida di vivere grandi passioni politiche, artistiche e amorose. Il legame più forte, ma forse anche più tormentato, fu quello con il marito Diego Rivera, affermato pittore e muralista messicano, che conobbe nel 1928 grazie a Tina Modotti, la celebre fotografa friulana. Benché autodidatta, già durante la sua breve vita divenne famosa per il suo personalissimo stile naïf che mescolava fantastico e reale. Divorziò dal marito nel 1939 per poi risposarlo l’anno successivo, dopo aver imposto due vincoli: si sarebbe mantenuta da sola e non avrebbe più avuto rapporti sessuali con il marito.
Frida Kahlo si affermò definitivamente come pittrice a partire dal 1937, con numerose esposizioni e apprezzamenti da parte di artisti del calibro di Andrè Breton, Marcel Duchamp, Pablo Picasso, Vasilij Kandinskij e Joan Miró. Tuttavia, le sue condizioni fisiche andarono peggiorando, finche nel 1950 fu ricoverata per sette mesi e, nonostante sette operazioni, non migliorò. Nel 1953, costretta a letto, intervenne alla mostra personale organizzata nella capitale messicana restando sdraiata nel suo letto, fatto trasportare dal marito Diego Rivera. Nel 1953 le sue condizioni peggiorarono e le fu amputata la gamba destra. Frida arrivò a tentare il suicidio per mettere fine alle sofferenze, che ebbero fine il 13 luglio 1954 in seguito a un’embolia polmonare. L’anno successivo il marito Diego Rivera donò allo stato la Casa Azul a Coyoacàn, a Città del Messico, dove la pittrice aveva abitato per gran parte della sua vita, perché fosse trasformata nel Museo Frida Kahlo, tuttora visitabile.
Donna forte e di grande carattere, Frida ha lasciato un segno profondo nella storia dell’arte, così come nella storia dell’emancipazione femminile. Una figura che ancora oggi emoziona e ispira.
La mostra “Frida Kahlo. Il caos dentro” a Trieste, Salone degli incanti (Riviera Nazario Sauro 1) dal 12 marzo al 23 luglio 2022 è un percorso fotografico ed interattivo, di forte impatto sensoriale che intende coinvolgere pienamente il visitatore nel ripercorrere la vita, la storia e la creatività della Kahlo grazie all’uso della multimedialità. All’interno dell’esposizione dal titolo “Il caos dentro” è possibile seguire dei percorsi tematici per immergersi completamente nel mondo di Frida e accedere a focus dedicati alle singole opere. Oltre alle opere d’arte proposte in formato Modlight, la Collezione presenta anche centinaia di fotografie personali, ritratti d’autore, lettere, pagine di diario, abiti e gioielli ispirati all’artista, per un viaggio a 360 gradi nell’universo di Frida. In questo viaggio sarà anche possibile apprezzare gli angoli più rappresentativi dell’interno della sua storica abitazione Casa Azul di Città del Messico.
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